(Teleborsa) - Nuovo sbarco in vista a Piazza Affari. Palazzo Mezzanotte potrebbe aprire le porte a Banca FarmaFactoring che opera nel settore del factoring ed è attivo in Italia, Spagna e Portogallo.
Il Gruppo Bancario sta valutando, infatti, la possibile quotazione in Borsa. "Gli azionisti stanno vagliando diverse alternative strategiche" tra cui la quotazione, spiega, in una nota, la banca controllata dal fondo di private equity Apax Partners.
Nella stessa nota, Banca Farmafactoring fa sapere di aver chiuso il 2014 con un margine di intermediazione in crescita a 218 milioni. Al netto del provento particolarmente significativo dovuto al cambio di stima, il margine di intermediazione sarebbe risultato pari a 117,4 milioni di euro in netta crescita rispetto ai 108 milioni di euro a fine 2013.
L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte è stato pari a 186,1 milioni. Al netto dell'impatto derivante dal cambio di stima, l'utile corrente al lordo delle imposte si attesta a 85,6 milioni di euro dagli 84,5 milioni del 2013.
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato la proposta di destinare 48,45 milioni come dividendo agli azionisti.
"Il 2014 ha rappresentato per Banca Farmafactoring un anno di crescita significativa su molteplici direttrici, pur rimanendo ancorati al nostro core business della gestione e smobilizzo dei crediti pro soluto verso la P.A. La nostra solidità patrimoniale ci agevola nell’affrontare il nostro percorso di sviluppo in Italia e all’estero" ha commentato Massimiliano Belingheri, Amministratore delegato di Banca Farmafactoring.