(Teleborsa) -

Il premier Matteo Renzi avvia il processo di riforma culturale del Paese iniziando dalla scuola e dalla Rai. Proprio ieri il Consiglio dei Ministri ha iniziato con una discussione generale l’esame del disegno di legge (ddl) di riforma della tv pubblica, indicando che la discussione continuerà nel prossimo Consiglio dei Ministri, che dovrebbe essere quello decisivo.

Il premier in conferenza stampa ha confermato di voler ispirarsi ad un modello spa, di voler un Cda di sette membri che includa un rappresentante dei lavoratori, la cui maggioranza sia eletta dalle Camere in seduta comune.
Prevista inoltre una ridefinizione delle tre reti principali, oggi tutte generalistiche e spesso con programmi simili. Sarebbe meglio diventassero tematiche: una generalista, una per l’innovazione digitale ed una più a carattere culturale, preferibilmente senza pubblicità.