(Teleborsa) - La banca centrale del Brasile ha ritoccato all'insù i tassi di interesse precisando che sarà l'ultimo aumento di una serie di rialzi durata ben due anni.

Il Banco Central do Brasil ha portato il costo del denaro al 14,25% dal 13,75%, il primo aumento è stato deciso il 16 aprile 2013.

La decisione di ritoccare i tassi è stata unanime, nonostante i dubbi sollevati da un membro del comitato di politica monetaria Tony Volpon.

La banca centrale ha spiegato che lasciare il costo del denaro al livello attuale, per un periodo prolungato, è stato necessario, per portare l'inflazione al target prefissato alla fine del 2016. Il tasso dei prezzi al consumo, nell'ultimo anno, è pari al 9,3% ed è previsto in calo al 9,2% entro il 2015.

I funzionari dell'istituto centrale si sono impegnati affinché il tasso di inflazione scenda al 4,5% entro la fine del prossimo anno, ma la previsione all'interno della banca è che si arrivi al 5,4%.

La missione del Banco Central do Brasil potrebbe ostacolata da un possibile taglio del rating a "junk" dopo che ieri Standard & Poor ha declassato l'outlook a "negativo" da "stabile", citando il deterioramento delle prospettive di crescita e un ambiente politico contrastato.