(Teleborsa) - La Banca Centrale Europea avrà bisogno di più tempo per riallineare l'inflazione al target del 2% previsto dal mandato e dai Trattati europei. E' questa l'opinione del membro del direttivo Klaas Knot, espressa in una intervista ad un quotidiano tedesco.
"Non c'è nulla di errato riguardo al target del 2%, ma il medio termine entro il quale noi speravano di centrarlo, sarà probabilmente un po' più lontano di quanto di aspettavamo", ha detto il banchiere e governatore della banca centrale olandese, precisando "Chiaramente non torneremo al 2% entro un anno e mezzo".
La BCE, che ha avviato il programma di quantitative easing a marzo 2015, prevedeva di tornare in linea con il target di inflazione entro settembre 2016. Tuttavia, la stagnazione dei prezzi energetici connessa al crollo del greggio e la crisi economica internazionale hanno reso questo obiettivo più incerto, tanto che il Presidente della BCE Mario Draghi ha più volte aperto alla possibilità di rafforzare gli stimoli.
La BCE medita su altri stimoli. Knot vede l'inflazione lontana dal target
08 ottobre 2015 - 10.38