(Teleborsa) - Per l'Ilva di Taranto "ci sono due questioni: quella del risanamento ambientale e quella degli aiuti di Stato, che non si possono dare in un settore in situazione di sovrapproduzione com'è quello dell'acciaio".

Lo ha detto la commissaria europea alla concorrenza, Margrethe Vestager, rispondendo alla domanda di un giornalista sulla vicenda dell'acciaieria, durante una conferenza stampa oggi a Bruxelles.

Altre fonti della Commissione hanno aggiunto più tardi che gli aiuti di Stato all'Ilva di Taranto possono essere accettabili "solo se servono a mettersi in regola riguardo alle norme sulla protezione dell'ambiente, e non se sono invece utilizzati per un upgrade degli impianti, che deve essere finanziato dall'operatore o dall'acquirente".

Le fonti hanno anche sottolineato che "proteggere i posti di lavoro è sostenibile solo se l'acciaieria sarà venduta in parte o integralmente a operatori che reggono sul mercato, e non ricorrendo agli aiuti di Stato".

Per quanto riguarda la protezione dell'ambiente, il caso Ilva è da tempo sotto la lente di Bruxelles, che ha aperto una procedura d'infrazione contro l'Italia arrivata allo stadio del "parere motivato", che precede il ricorso in Corte europea di Giustizia.