(Teleborsa) - A meno di cento giorni dalla fine dell’anno scolastico, ci sono ancora 30mila insegnanti supplenti che aspettano il loro stipendio.
Secondo il Ministero dell’Economia, i ritardi dei pagamenti sarebbero imputabili al Miur, secondo cui però i soldi sarebbero già stati “caricati” sui POS delle scuole per arrivare fino a giugno, ma NoiPA non sta rispettando le date di emissione dei cedolini. Insomma, siamo al solito balletto di responsabilità.

“Poiché il sindacato ritiene sempre meno attendibili i chiarimenti e le promesse dei dirigenti ministeriali, viste le inefficaci rassicurazioni da parte del Mef risalenti al mese di novembre, a questo punto l’unica azione possibile è quella di presentare formale ricorso contro il mancato pagamento degli stipendi”, spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal.