(Teleborsa) -

Non finiscono i colpi di scena in Brasile, dopo che ila Camera dei deputati del Paese ha detto sì all'apertura della procedura di impeachment nei confronti del presidente Dilma Rousseff.

Con una decisione a sorpresa, il presidente ad interim della Camera, Waldir Maranhao, ieri ha annullato, per vizi di forma il voto del 17 aprile con cui la Camera aveva approvato la messa in stato d'accusa del presidente Rousseff.

Maranhao, che ha assunto l’interim della presidenza della Camera dopo che la Corte suprema ha destituito Eduardo Cunha, ha chiesto al Senato di trasmettere nuovamente gli atti alla Camera.

Pronta la risposta del Presidente del Senato, Renan Calheiros, che ha confermato il voto sull'impeachment contro Dilma Rousseff previsto per domani 11 maggio. Al termine di una riunione d'emergenza a Brasilia, Calheiros ha deciso di ignorare la decisione di Maranhao.

Il presidente della Camera a questo punto, messo alle strette anche dal suo partito,il Partito popolare (Pp, di destra), ha fatto dietrofront revocando la sua decisione di annullare il voto del 17 aprile.

Dunque, tutto come da copione, domani 11 maggio si proseguirà con il voto in Senato per la messa in stato d'accusa.