(Teleborsa) -

La Convention repubblicana di Cleveland ha incoronato Donald Trump quale candidato del partito repubblicano alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti d'America che si terranno l'8 novembre prossimo.


Trump ha ottenuto 1725 voti, ben oltre la fatidica soglia dei 1.237 voti che rappresentava il minimo per la maggioranza assoluta dei voti richiesti. Determinante per la sua elezione la delegazione di New York, suo stato d'origine, rappresentata anche dai figli e del tycoon della finanza, Donald Jr., Eric, Tiffany e Ivanka.

La sua candidatura è stata salutata con una grandissima commozione e sulle note, appunto, di "New York, New York". Il figlio maggiore Donald Jr. ha ufficializzato il risultato, esordendo con un "Congratulation Dad. We love you".




La Convention ha poi consacrato come candidato alla vice presidenza il Governatore dello Stato dell'Indiana, Mike Pence, già in realtà scelto dal candidato presidente nei giorni scorsi.

Essendo candidato unico alla Convention, Mike Pence, come da statuto, è stato "incoronato" candidato vice Presidente per acclamazione senza necessità di voto.

La sede della Convention quest'anno è stata la Quicken Loans Arena di Cleveland, in Ohio. La convention è anche stata l'occasione per presentare il programma del partito e linee guida per l'eventuale Governo repubblicano.

La città di Cleveland era da alcuni giorni letteralmente blindata, dopo i sanguinosi eventi di questi ultimi tempi sia negli Stati Uniti che in Europa. Per mantenere l'ordine e la sicurezza sono anche state organizzate "lunghe cordate" di poliziotti in bicicletta.




Il Sindaco della città dello Stato dell'Ohio, Frank Johnson, da parte sua aveva garantito:"Non ci sono minacce credibili contro la Convention repubblicana", sottolineando però come la città fosse pronta ad affrontare eventuali emergenze.

A questo punto la parola passa ai democratici, in attesa dell'incoronazione ufficiale di Hillary Clinton, che avverrà durante la Convention democratica di Philadelphia la prossima settimana. La sua candidatura è certa, dopo il passo indietro dell'altro candidato Sanders e l'ufficializzazione di Barack Obama.