(Teleborsa) -

"Siamo su un sentiero stretto ma l'economia italiana dal 2015 ha ripreso a crescere". Così, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, replica alle sollecitazioni di Confindustria, in relazione alla pubblicazione stamattina di previsioni aggiornate (e peggiorative) sull'economia italiana. "Accolgo le stime di Confindustria come sollecitazione e non polemica", ha precisato il ministro specificando però che le stime del Governo saranno migliori di quelle della Confederazione Generale dell'Industria Italiana.

"Le prospettive di crescita sono modeste e distribuite in modo diseguale e con rischi al ribasso", ha spiegato Padoan aggiungendo che "prima dopo una caduta dell'economia seguiva una forte accelerazione del PIL, oggi questo non sta avvenendo. La situazione è caratterizzata da una forte propensione al risparmio e una bassa propensione agli investimenti, perché non ci sono prospettive visibili di profitti. Se questo è il new normal, questo deve essere cambiato ed è molto difficile da cambiare".

La soluzione sta nelle riforme strutturali, che "stanno creando condizioni per liberare potenziali inespressi", ha dichiarato il titolare del Dicastero dell'Economa, spiegando che "quando le riforme cominceranno a sortire i loro effetti, sul mercato del lavoro li cominciamo già a vedere, avremo risultati economici migliori".

Relativamente alla legge di bilancio, Padoan ha precisato che "si dispiega su una azione di medio periodo di natura strutturale e su un orizzonte temporale per favorire competitività, la crescita degli investimenti e l'occupazione. Proseguirà la riduzione delle tasse, ci muoviamo su un orizzonte pluriennale", ha sottolineato il ministro.