(Teleborsa) - La Banca Centrale Europea starebbe studiando una graduale uscita dal programma di quantitative easing (QE), il piano di riacquisto titoli, prima della sua scadenza prevista il prossimo marzo.

L'agenzia di stampa Bloomberg, cita come fonti anonime i funzionari della BCE, e parla di un tapering analogo a quello adottato dalla Federal Reserve. Si partirebbe dagli attuali 80 miliardi, che potrebbero essere ridotti a un ritmo di 10 miliardi al mese.

Il termine Tapering è diventato di pubblico dominio dal maggio 2013 negli USA, quando fu utilizzato dal numero uno della Federal Reserve, Ben Bernanke, nel corso di una audizione al Congresso.

Gli stessi esponenti della BCE, non hanno tuttavia escluso che il QE potrebbe essere esteso oltre l'attuale scadenza fissata a marzo 2017.

Ufficialmente dall'Eurotower non trapela nulla. "Il Consiglio direttivo non ha discusso questo argomento", si è limitata a rispondere la BCE, in una dichiarazione email, riferendo le parole del presidente Mario Draghi nella conferenza stampa dell’8 settembre e nella successiva audizione al Parlamento europeo il 26 settembre. "Continuiamo ad aspettarci di mantenere i tassi invariati, mentre il Quantitative Easing durerà almeno fino a marzo 2017, oltre se necessario", affermava il banchiere, aprendo la conferenza stampa che illustrava i motivi per cui la Banca Centrale Europea aveva lasciato il costo del denaro fermo a zero.