(Teleborsa) - Alcoa subisce l'impatto della frenata dell'economia mondiale, annunciando conti inferiori alle previsioni, a neanche un mese dalla storica scissione in due diverse unità, che sarà effettiva il 1° novembre. La decisione era stata presa infatti proprio per "porre rimedio" all'andamento negativo de business legato alle materie prime, che resta sotto il nome di Alcoa, e per promuovere il business ad alta crescita dell'aerospazio e dell'auto.

Il titolo subisce immediatamente l'impatto dei risultati inferiori alle attese, scivolando di oltre il 6% nelle contrattazioni elettroniche del Nyse.

La big dell'acciaio ha chiuso il terzo trimestre con utile di 166 milioni di dollari, pari a 33 cent ad azione, che si confronta con i 44 milioni di dollari, pari a 6 cent ad azione di un anno fa.

L'EPS depurato delle poste straordinarie sale a 32 cent dai 21 cent di un anno fa, ma non è sufficiente ad eguagliare il consensus che indicava un utile unitario di 35 cents. I ricavi sono scivolati del 6% a 5,21 miliardi di dollari, al di sotto dei 5,31 miliardi previsti dagli analisti.

I conti subiscono così l'impatto de crollo del prezzo dell'alluminio, che negli ultimi cinque anni è scivolato al London Metal Exchange da 2.500 dollari la tonnellata a 1.600 dollari la tonnellata, colpito da un decennio di eccesso di offerta, dovuto alla iper produzione cinese.