(Teleborsa) - Il Presidente della Corea del Sud, Park Geun-Hye, è stato destituito dal suo incarico, dopo che la Corte costituzionale ha confermato all'unanimità l'impeachment approvato il 9 dicembre dal Parlamento.

"La speranza è che la sentenza chiuda le divisioni nazionali", ha detto il Presidente della Corte Lee Jung-mi, introducendo la decisione degli otto giudici, secondo i quali "gli effetti negativi delle azioni presidenziali e le loro ripercussioni sono gravi, e i benefici della difesa della Costituzione con la sua rimozione dalla carica sono enormemente ampi".

Si tratta di una decisione storica della Corte, la prima procedura del genere nella giovane storia democratica del Paese. La rimozione dall'incarico del Presidente, ha suscitato proteste in piazza, davanti al Palazzo della Corte. Soprattutto da parte dei sostenitori della leader, con disordini. Rimostranze hanno portato a due decessi, secondo quanto riferito dalla polizia.



Festa popolare alla stazione Anguk, invece, per gli anti-Park.

Lo scandalo che ha coinvolto Park Geun-Hye ha già fatto finire in galera il vicepresidente di Samsung, Lee Jae-yong, accusato di versato o, promesso, tangenti per poco meno di 40 miliardi di dollari in cambio di favori politici.