(Teleborsa) - E' morto Oscar Mammì, ex Ministro e padre della Legge n. 223/90 di regolamentazione delle emittenti tv che porta il suo nome. Aveva 90 anni. Esponente del PRI (Partito Repubblicano Italiano) fu deputato al Parlamento ininterrottamente dal 1968 al '92 e Ministro delle Poste e Telecomunicazioni dal 1987 al 1991, da dove legò appunto il suo nome al mondo della televisione.

La norma "Mammì" fu emanata dopo che la Legge 4 febbraio 1985 n. 10 fu giudicata incostituzionale da parte della Corte costituzionale della Repubblica Italiana poiché permetteva alle emittenti locali, attraverso il meccanismo delle syndication, di trasmettere a livello nazionale. La Legge n.223 venne quindi promulgata il 6 agosto 1990 in attuazione alla direttiva comunitaria n. 552 del 1989 C.E.E. dal titolo Televisione senza frontiere, che da una legislazione basilare a tutti i Paesi membri dell'Unione europea.

Dopo aver conseguito la laurea in economia e commercio, Oscar Mammì fu assunto in banca, coltivando anche la passione politica tra le fila del Partito Repubblicano Italiano, venendo eletto deputato nel 1968. Divenne sottosegretario all'Industria e Commercio nel II Governo Rumor e nel Governo Colombo. Rieletto fino al 1992 fu Ministro per i Rapporti con il Parlamento nel I e II Governo Craxi, Ministro per le Poste e Telecomunicazioni nei Governi Goria, De Mita e nel VI Governo Andreotti. Si ritirò dalla vita politica con la fine della prima Repubblica.

Nel 2005, a 78 anni compiuti, Oscar Mammì debuttò come attore nella fiction di Rai Tre, "Walter e Giada. I migliori anni della nostra vita", ispirata al romanzo "I promessi sposi", portando sulle scene anche la sua grande passione per il gioco dello scopone scientifico.

"Mi sono divertito moltissimo. L'Innominato - confidò all'epoca- è la rappresentazione del potere, che ha caratteristiche uguali nel tempo. Il potere è sempre quello, è cambiata certo, e in peggio, la nostra democrazia: un tempo si lavorava per costruire il consenso, ora si cerca di sapere dove va il vento e lo si segue".