(Teleborsa) - Finale in ordine sparso per le principali borse asiatiche, con la piazza di Tokyo che chiude all'insegna della debolezza, pur archiviando il mese di settembre come il migliore del 2017.

Sul fronte macroeconomico, l'inflazione giapponese è salita in agosto, ma resta sotto il target della banca centrale, mentre la produzione industriale è cresciuta oltre le attese, segnalando un ulteriore slancio per l'economia nipponica. Stabile la disoccupazione.

A Tokyo, l'indice Nikkei ha chiuso con un lieve calo dello 0,03% a 20.356,28 punti, a causa del rafforzamento dello yen nei confronti del dollaro. Il più ampio Topix ha ceduto lo 0,08% a 1.674,75 punti.

Sotto la parità invece le borse cinesi, in vista della settimana di chiusura per il concatenarsi della Festa Nazionale e di quella più tradizionale di metà Autunno (la famosa "Golden Week"). Shanghai sale appena dello 0,17% mentre Shenzhen viaggia con un +0,32%. Taiwan +0,33%. Seul +0,88%.

Tra le altre piazze asiatiche che chiuderanno più tardi le rispettive sedute, Hong Kong appare in frazionale rialzo (+0,38%), come Jakarta (+0,83%), Bangkok (+0,16%) e Kuala Lampur (+0,04%). Si muove in controtrend Singapore che cede lo 0,66%.

Altrove, tonica Mumbay (+0,47%) assieme a Sydney (+0,23%).