(Teleborsa) - Moody's non migliora l'outlook sulle banche italiane, nonostante i miglioramenti registrati sul fronte delle sofferenze (NPL), che sono sc4ese del 25% quest'anno secondo quanto riferito dal ministro delle Finanze Padoan.

L'outlook su un arco temporale di 12-18 mesi resta dunque negativo, in linea con le prospettive italiane, che sono state analogamente confermate dall'agenzia di rating in vista del rischio elettorale e della qualità creditizia appunto.

Moody's, nel motivare la sua decisione cita infatti "la continua pressione sugli istituti di credito" verso la riduzione degli elevati stock di crediti deteriorati e le limitate opportunità di ricapitalizzazione, l'eccessiva esposizione verso i titoli governativi e la redditività debole per effetto dei bassi tassi d'interesse.

Per l'agenzia, infatti, di fronte a questi elementi negativi, poco possono aiutare la ripresa economica dell'Italia ed i flussi più bassi di NPL.

Frattanto, il settore bancario in Borsa continua a soffrire, con Banca Generali e Finecobank che sono le peggiori con cali dell'1,7%. Giù anche BPER (-1,26%), Mediolanum (-0,90%) e Unicredit (-0,6%).