(Teleborsa) - Mentre la Manovra 2018 attende di approdare in Commissione Bilancio che avvierà l'esame dalla prossima settimana, il Governo viene battuto in Commissione Lavoro alla Camera. Sono due gli emendamenti alla Legge di Bilancio approvati con il parere contrario dell Esecutivo. Il primo riguarda la riforma della governance di INPS e INAIL e il secondo l'aumento delle indennità in caso di licenziamento illegittimo.

"La posizione del Governo sull'emendamento relativo alla modifica della governance dell'INPS e dell'INAIL non fa riferimento al merito - ha spiegato il sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba - perché si conviene sull'esigenza di andare in direzione di un diverso assetto dei poteri". Bobba sottolinea che la bocciatura è" di natura puramente ordinamentale e privo di connotazioni di bilancio non può trovare corretta collocazione all'interno della Legge di Bilancio.

Per quanto riguarda l'incremento delle indennità minime e massime in caso di licenziamento illegittimo, il sottosegretario al Lavoro ha aggiunto: "il Governo considera equilibrati gli indennizzi risarcitori attualmente previsti. In ogni caso, gli emendamenti alla legge di bilancio proposti ed approvati dalla Commissione Lavoro dovranno, come tutti gli altri, essere sottoposti all'esame della Commissione Bilancio che ha la responsabilità di approvare il testo che sarà poi trasmesso all'Aula".

Tra le novità che sono state approvate in Commissione Lavoro, arriva il divieto di pagamento delle retribuzioni in contanti al lavoratore. L’emendamento approvato, promosso dal Pd impedisce ai datori di lavoro o committenti di "corrispondere la retribuzione per mezzo di denaro contante direttamente al lavoratore, qualunque sia la tipologia di lavoro instaurato". Gli stipendi dovranno quindi essere pagati tramite bonifico, strumenti di pagamento elettronico, pagamenti in contanti presso sportello bancario, emissione di un assegno. I trasgressori potranno vedere comminarsi una sanzione di 5.000 euro.

Altra modifica riguarda le molestie sul luogo di lavoro. L'emendamento approvato stabilisce che la lavoratrice o il lavoratore che denuncia una molestia sul luogo di lavoro "non potrà essere sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito, o sottoposto ad altra misura organizzativa avente effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro, determinati dalla denuncia stessa".

Slitta di un anno l'addio agli studi di settore. "Al fine di assicurare a tutti i contribuenti un uniforme trattamento fiscale e di semplificare gli adempimenti dei contribuenti e degli intermediari" si legge nella norma, gli indici sintetici di affidabilità fiscale "si applicano a decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2018" e quindi dalle dichiarazioni che saranno presentate nel 2019

Proroga di sei mesi della mobilità per i lavoratori di aziende in crisi con tavoli aperti al Ministero dello sviluppo economico. E' quanto prevede un altro emendamento alla Legge di Bilancio. Ora la parola passa in Commissione Bilancio che avvierà l'esame dalla prossima settimana.