(Teleborsa) - Scendono i prezzi dell'oro, registrando per la prima volta una perdita in tre settimane, in scia alla reazione tiepida degli investitori al report occupazionale negli Stati Uniti.

Il dato sul mercato del lavoro statunitense, è risultato più debole del previsto, offrendo alla Federal Reserve, pochi motivi per assumere un atteggiamento più aggressivo, in materia di tassi di interesse, e fornendo impulso alle posizioni ribassiste sul dollaro.

L'economia a stelle e strisce ha aggiunto 164 mila posti di lavoro, nel mese di aprile, facendo scendere il tasso di disoccupazione sotto il 4%, per la prima volta dal 2000. Ancora più interessanti sono i numeri sull'inflazione che emergono dal report: il salario orario medio pagato ai lavoratori americani è cresciuto di 4 centesimi (+0,1%)a 26,84 dollari. Il tasso annuo è rimasto invariato per il terzo mese consecutivo.

Le quotazioni dell'oro, scadenza giugno, scendono dello 0,2% a 1.310,50 l'oncia, dopo la diminuzione oltre attese del tasso dei senza lavoro (al 3,9%, era atteso al 4% da 4,1%). Tuttavia secondo gli addetti ai lavori, la Fed dovrà ancora alzare i tassi di interesse, per altre tre volte, quest'anno. Aspettative che scaldano il biglietto verde e, un dollaro più solido, di solito spinge verso il basso i prezzi del metallo giallo. L'indice ICE del dollaro USA, che misura la divisa contro un paniere di sei valute, è salito dello 0,4% a 92,80. L'indice di questa settimana ha sfiorato il suo livello più alto dalla fine di dicembre.