(Teleborsa) - Nessuna sorpresa dalla Fed, che ha alzato il costo del denaro di un quarto di punto all'1,75 - 2%, centrando in pieno le attese degli analisti. Si tratta del settimo aumento da fine 2015, del secondo di quest'anno e dell'era Jerome Powell, grazie al continuo miglioramento dell'economia americana, con l'inflazione in crescita e la disoccupazione in calo.

Gli analisti di Fitch restano convinti che la Federal Reserve continuerà sul ritmo della stretta monetaria, mettendo a segno nell'intero 2018 bene quattro rialzi, seguiti da altri tre nel 2019.

Domani, giovedì 14 giugno, invece, sarà la volta della BCE chiamata anche a dibattere sull'eventuale ritiro graduale del quantitative easing.