(Teleborsa) - Nei paesi svuotati e con il turismo in lenta ripresa si registra ancora un crollo del 70% delle vendite che sta soffocando l’economia locale, a partire dagli agricoltori e gli allevatori che sono rimasti nonostante le difficoltà. E’ quanto afferma la Coldiretti a due anni dalla prima scossa che il 24 agosto 2016 ha devastato ampie aree del centro Italia.

LA RIPRESA E' ANCORA LONTANA - Nelle zone terremotate è ancora lontano – sottolinea la Coldiretti – il ritorno alla normalità, dalle difficoltà abitative delle popolazioni locali ai problemi a far tornare i turisti, mentre si scontano i ritardi della ricostruzione. Il risultato è un crollo delle vendite dei prodotti locali che gli agricoltori, a prezzo di mille difficoltà, sono comunque riusciti a salvare dalla macerie garantendo la continuità produttiva e, con essa, una speranza di ripresa in un territorio a prevalente economia agricola.

In difficoltà 25mila aziende agricole e stalle censite nei 131 Comuni terremotati di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo.