(Teleborsa) - Mercato del lavoro in salute per le imprese italiane, che però trovano difficoltà a far incontrare domanda e offerta di lavoro. Ad ottobre infatti, aumentano le imprese che programmano assunzioni e di conseguenza i contratti offerti. Ma dalle indicazioni che emergono dai programmi occupazionali delle imprese, monitorate dal Sistema informativo Excelsior realizzato da Unioncamere e Anpal, stupisce come molti dei candidati selezionati siano privi di competenze specifiche e qualificazioni.

Di conseguenza aumenta il "mismatch", e su circa 370 mila contratti di lavoro da stipulare entro fine mese (31 mila in più rispetto a un anno fa), il 29% presenterà difficoltà di reperimento (era il 25% a ottobre 2017). Sono però sensibili le differenze territoriali: si passa da un massimo intorno al 42% di difficoltà riferite ad alcune province del nord Italia, a valori decisamente più contenuti (intorno al 15%) in province del Mezzogiorno.

Tra i profili professionali più difficili da reperire, si contano i tecnici in campo ingegneristico (61,2%, ad esempio tecnici addetti alla programmazione di macchine e tecnici per la gestione di robot industriali) gli operai specializzati nella lavorazione dei metalli (58%, ad esempio saldatori e fabbri), gli addetti a macchinari dell’industria tessile (50,3%) e gli ingegneri (49,8%). Cresce di oltre due punti percentuali rispetto allo scorso anno anche la quota di imprese che ha in programma ingressi di personale, passando dal 14,5% di ottobre 2017 al 16,8% del mese in corso.






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