(Teleborsa) - "Waste to fuel"", ovvero combustibile da rifiuti. Progetto ambizioso di ENI che parte dal sud della Sicilia, più precisamente da Gela. "Un esempio tangibile del modello integrato di economia circolare imperniato su tre pilastri, (sinergia, simbiosi industriale e cambio culturale) - annuncia l'Amministratore delegato dell'Azienda multinazionale creata dallo Stato italiano, Mario Descalzi - che permetterà di acquisire le informazioni necessarie per la progettazione di nuovi impianti su scala industriale che Eni realizzerà in altri siti dapprima in Italia".

"L'idea è quella di realizzare diversi impianti FORSU - spiega Descalzi - e distribuiti presso le principali città in modo da riuscire a eliminare una grande quantità di rifiuti organici, riutilizzandoli e fornendo un significativo contributo in termini di vantaggi ambientali alle grandi aree urbane in Italia e all'estero".

"Forsu" (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano), è il materiale che proviene appunto dalla raccolta differenziata dell'organico, più comunemente detto umido. Si tratta di residui di cibo o preparazioni alimentari e frazioni assimilabili, come carta per alimenti sporca di residui alimentari.