(Teleborsa) - "Sulle trivelle e in generale io penso che la crescita debba essere fatta minimizzando rischi ed emissioni. Bisogna avere regole, essere rigorosi e trasparenti, facendo partecipare istituzioni e comunità. E' giusto che ci sia un dibattito, si aprano le porte come abbiamo fatto in Val D'Agri e a Ravenna. Poi le soluzioni si trovano".

Lo ha detto l'AD Eni Claudio Descalzi in un'intervista, aggiungendo che "il settore energetico impiega centinaia di migliaia di persone e produce eccellenze tecnologiche e che negli ultimi 10 anni Eni in Italia ha perforato solo tre pozzi esplorativi, tra l'altro tutti e tre onshore".

Per quanto riguarda pensioni e "Quota 100", Descalzi ha sottolineato: "Il Governo ci ha chiesto lo stato dei nostri investimenti e abbiamo spiegato che abbiamo in programma spese per 22 miliardi nel quadriennio. Con la riforma dell'età pensionabile potremmo avere la necessità di assumere molte persone, da formare in Italia e distribuire anche nei 70 Paesi dove operiamo".