(Teleborsa) - La Guardia di Finanza ha notificato al comandante della Mare Jonio il sequestro probatorio della nave, disposto dalla Procura di Agrigento, guidata da Luigi Patronaggio, che indaga per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina in merito allo sbarco dei 49 immigrati che hanno trascorso la prima notte a Lampedusa, dove hanno raccontato anche di essere stati rispediti per cinque volte in Libia nei precedenti tentativi di attraversare il Canale di Sicilia.

Un tema sul quale era ovviamente intervenuto nelle scorse ore il Vicepremier Matteo Salvini: "Ho informazioni, faccio il Ministro: è certo che questa imbarcazione non abbia soccorso naufraghi che rischiavano di affogare ma sia inserita in un traffico di esseri umani, organizzato, concordato e programmato", aveva detto.

Intanto, il portavoce della Marina libica, l'ammiraglio Ayob Amr Ghasem, ha confermato ad alcuni organi di stampa che la nave Mare Jonio avrebbe agito scorrettamente nel salvataggio dei migranti. Una pattuglia portatasi nell'area dove era stato segnalato il gommone "ha scoperto che una ong non aveva preso contatto" con la Guardia costiera libica, ha dichiarato. "Hanno preso contatto dopo" l'intervento "e hanno sostenuto che i migranti erano in una condizione che necessitava un salvataggio" ma "ciò è scorretto".