(Teleborsa) - Si profila un'estate difficile per i fumatori per l'aumento delle spiagge "no smoking". Una misura che molti Comuni delle zone vacanziere e balneari stanno implementando per la salute pubblica e per la tutela dell'ambiente. Il fumo, infatti, non provoca solo danni da fumo attivo e passivo, ma contribuisce all'inquinamento dei lidi e del mare per i "mozziconi" di sigarette lasciati in spiaggia.

I Sindaci delle spiagge più belle d'Italia, specie quelle che hanno conquistato la bandiera blu, negli ultimi mesi, hanno emesso delle ordinanze ad hoc che vietano il fumo in spiaggia e dispongono l'allestimento di "aree fumatori" dotate di posacenere. Se qualche Comune ci ha già pensato, ve ne sono altri che stanno prendendo in considerazione questa misura. Il divieto di fumo sotto l'ombrellone scatterà con l'inizio della stagione balneare il prossimo 1° giugno.

La presenza di aree off-limits per i fumatori ed aree di libero fumo, però, potrebbe creare confusione. Di qui l'appello di Codacons, che chiede al Ministero dell''Ambiente un provvedimento di portata nazionale che disponga definitivamente il divieto di fumo in spiaggia su tutto il territorio nazionale

Fra le regioni che hanno già bandito il fumo c'è l'Emilia Romagna, quindi chi andrà in vacanza a Rimini non potrà fumare sotto l'ombrellone, pena 50 euro di multa. Poi c'è la Liguria, con le splendide spiagge di Lerici interdette al fumo libero, e l'intramontabile Sardegna, meta mare per eccellenza, anche se in questo caso sarà possibile fumare fuori dalle aree preposte se in possesso di contenitore porta-mozziconi (solo a Sassari il divieto sarà assoluto). E ancora, fra le spiagge con divieto di fumo da Nord a Sud figurano anche Bibione, San Benedetto del Tronto, Porto Cesareo e le isole di Lampedusa e Linosa.