(Teleborsa) - La produzione di biomasse solide assicura continuità, stabilità e programmabilità di energia elettrica per oltre ottomila ore /anno. In merito alla sostenibilità, gli impianti evitano importanti impatti ambientali legati alle emissioni, contribuiscono alla gestione di biomasse residuali, altrimenti destinati alla discarica. L'apporto in termini di sviluppo tecnologico di competenze specialistiche consente, inoltre, l'esportazione a livello internazionale di un know-how tutto italiano.

E' quanto emerso nel corso dell'audizione, tenutasi presso la X Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle prospettive di attuazione e di adeguamento della Strategia Energetica Nazionale (SEN) al Piano Nazionale Energia e Clima per il 2030 (PNIEC).

"Riteniamo fondamentale che il PNIEC riconosca tra i suoi obiettivi il mantenimento e l'incremento degli attuali livelli di produzione degli impianti a biomasse solide" ha dichiarato il consigliere dell'Associazione Energia da Biomasse Solide (EBS), Andrea Bigai durante il suo intervento in Commissione. Ha poi aggiunto che "è indispensabile per lo sviluppo del settore poter contare su un quadro regolatorio stabile e proiettato sul lungo periodo". Ha parlato anche Simone Tonon, Presidente dell'Associazione EBS, che ha dichiarato: "Ci rispecchiamo pienamente in quelli che sono i macro obiettivi individuati dalla Commissione per la politica energetica nazionale, in quanto il nostro settore contribuisce alla sicurezza energetica del Paese, alla sostenibilità ambientale e allo sviluppo tecnologico".