(Teleborsa) - All'interno della seconda fase della procedura di infrazione, Bruxelles ha inviato all'Italia un parere motivato in merito alla non adeguatezza di molti sistemi di raccolta e trattamento delle acque di scarico urbane. Gli agglomerati sarebbero 237 in 13 regioni e interesserebbero oltre 2000 cittadini. Le regioni più a rischio sarebbero Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e Toscana.

Sul capitolo acque reflue l'Italia sta subendo anche altre tre procedure di infrazione: una di queste ha già portato la Corte Ue a condannare il nostro Paese a pagare una multa di 25 milioni di euro, più 30 milioni per ogni semestre di ritardo nella messa a norma di oltre settanta centri urbani o aree sprovvisti di reti fognarie e adeguati depuratori.

Il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa ha commentato: "È stata approvata nella legge Sblocca Cantieri la norma che amplia i poteri del commissario alle acque, secondo il modello già funzionante per le discariche, dove la Commissione europea sta scomputando le procedure. Anche su questo, quindi, siamo sulla buona strada."