(Teleborsa) - Risultati in calo per il Gruppo E.on nel primo semestre dell'anno. La società ha registrato un utile netto rettificato in calo del 16% a 0,9 miliardi, mentre le vendite sono in crescita del 5% a 16,1 miliardi. L'EBIT rettificato è in flessione del 12% da a 1,7 miliardi.

L'indebitamento finanziario netto è cresciuto per via del cambio dei principi contabili e per un aumento degli accantonamenti per le pensioni dovuto a variazioni dei tassi d'interesse. L'azienda prevede che l'integrazione con innogy possa concludersi entro settembre 2019.

Un lieve incremento degli utili si è visto con il business delle Rinnovabili, mentre la flessione relativa alle Soluzioni per i clienti è da attribuire principalmente al protrarsi della situazione critica del Regno Unito. Gli utili hanno fatto registrare in questo caso un decremento significativo principalmente a causa di una nuova regolamentazione dei massimi tariffari.

Commentando i risultati, il CFO Marc Spieker ha affermato "i risultati sono stati in linea con quanto avevamo pianificato. Possiamo quindi confermare nuovamente la nostra previsione per l'esercizio 2019. Continuiamo a stimare che il nostro EBIT rettificato del 2019 sarà compreso tra 2,9 e 3,1 miliardi e il nostro utile netto rettificato tra 1,4 e 1,6 miliardi di euro. Riaffermiamo inoltre la nostra proposta di dividendo di 46 centesimi per azione".

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