(Teleborsa) - Migliorano ad agosto le condizioni economiche dell'Eurozona. Lo confermano i dati preliminari relativi all'indice dei direttori acquisto delle aziende (PMI), che indicano un recupero dell'attività più forte del previsto grazie alla ripresa del manifatturiero.

Dalla lettura dei dati preliminari, l’Indice IHS Markit PMI Composito dell’Eurozona ad agosto si è attestato a 51,8 punti, in rialzo rispetto a 51,5 di luglio ed ai massimi degli ultimi due mesi. Il dato sorprende in positivo il mercato che attendeva un livello di 51,2 punti.

Il PMI Manifatturiero indica un aumento a 47 punti dai 46,5 precedenti, ma resta sotto quota 50, che denota contrazione dell'attività. L'indicatore risulta comunque sopra le previsioni degli analisti che avevano stimanto un livello in peggioramento a 46,3 punti.

Accelera anche il settore servizi, con il relativo PMI delle attività terziarie che si porta a 53,4 punti dai 53,2 punti precedenti, superiore al consensus di 50.

Fra le maggiori economie europee, la Germania ha registrato un miglioramento dell’attività nel mese di agosto con un PMI composito a 51,4 da 50,9, sopra le attese (50,5), ed un PMI manifatturiero in salita a 43,6 da 43,2 (attese 43). Bene anche la Francia, dove il PMI composito sale a 52,7 da 51,9 (consensus 51,8) ed il manifatturiero a 51 da 49,7 (atteso 49,5).

Commentando i dati, Andrew Harker, direttore associato di IHS Markit, ha sottolineato che "le dinamiche dell'economia dell'Eurozona sono cambiate ad agosto, grazie ad una solida crescita dei servizi, che continuano a tenere a galla l'economia nonostante il continuo declino della produzione".

L'economista avverte però che, "nonostante il ritmo di espansione complessiva sia aumentato, ci si attende ancora un PIL in modesto aumento tra 0,1% e 0,2%". "La mancanza di un rapido rimbalzo dal recente il rallentamento economico - aggiunge - ha influito sulla fiducia delle imprese che resta la più bassa da oltre sei anni".

(Foto: Cristof Echard - © Unione Europea)