(Teleborsa) - Avvio di seduta in calo per la sterlina che scende sotto la soglia di 1,2 dollari per la prima volta dal gennaio 2017 e cede lo 0,6% a 1,1991.

Il tutto nel giorno della riapertura del Parlamento inglese che si prepara a una settimana di fuoco prima della chiusura del 9 settembre e la "prorogation" voluta dal premier Boris Johnson: a pesare sul rendimento della moneta inglese l'incognita del voto anticipato che potrebbe arrivare a causa della Brexit.

Labour e dissidenti Tory hanno infatti presentato una legge per bloccare l'uscita no deal dall'Unione Europea da votare nei prossimi giorni e bloccare così il tentativo di "BoJo" e dei brexiters più accesi, determinati a non andare oltre il termine del 31 ottobre per l'addio all'UE, anche senza un accordo.

Johnson ha già dichiarato che, se il governo dovesse andare in minoranza, chiederà lo scioglimento delle Camere e nuove elezioni generali per il 14 ottobre, giorno della riapertura del Parlamento.