(Teleborsa) - Il matrimonio fra T-Mobile e Sprint vede l'avallo della Communications Commission americana, che ne promuove la fusione con tre voti a favore e due contrari.

All'interno della Commissione si palesano però nette le spaccature politiche. Da un lato, ad approvare l'operazione i repubblicani mentre dall'altro, a bocciarla i due democratici.

Il via libera, nonostante fosse atteso, non elimina gli ostacoli all'orizzonte, visto che un gruppo di procuratori generali di vari stati americani, convinti che l'azione posa provocare un aumento dei prezzi, hanno fatto causa nei mesi scorsi per bloccare l'unione.





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