(Teleborsa) - Le tensioni in Medio Oriente stanno spingendo in alto le quotazioni del petrolio, con il Brent salito ieri (6 gennaio 2020) sin sopra la soglia psicologica dei 70 dollari al barile. Stamane scambia invece a 68,44 dollari (-0,68%) mentre il WTI vale 62,87 dollari (-0,62%).

A preoccupare è soprattutto la produzione di greggio in Iraq, che rappresenta circa il 5% del mercato mondiale. Secondo alcuni esperti il prezzo del petrolio potrebbe raggiungere gli 80 dollari al barile nel caso di un'escalation delle tensioni geopolitiche.

In focus i titoli energetici, con Eni in gran spolvero a Piazza Affari. Goldman Sachs ha alzato il target price del colosso a sei zampe da 19 a 20 euro, confermando la raccomandazione buy. Inoltre, Eni compare tra le top picks della banca d'affari americana insieme a BP, Total, Royal Dutch Shell e Galp.




(Foto: Jetset GFDL 1.2)