(Teleborsa) - Lo smart working piace sempre di più ma occorre definire il perimetro con maggior chiarezza. Un appello che arriva da più parti. Pochi giorni fa era stata proprio la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo a intervenire sull'argomento.

Bisogna "fare in modo che tutte le modalità di lavoro siano oggetto di una discussione molto precisa". Lo smart working va "regolamentato" e "bisogna evitare che diventi una modalità permanente". Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, commentando in diretta su Collettiva.it i risultati dell'indagine sullo smart working promossa da CGIL e Fondazione Di Vittorio.

"Nei contratti nazionali, pubblici e privati, che stiamo rinnovando dobbiamo essere in grado - ha spiegato - di definire elementi, come processi di formazione e diritto alla disconnessione". Spesso, l'home working si è trasformato in "una somma di lavori che hanno pesato ancor di più sulle donne", ha aggiunto.