(Teleborsa) - Inaccettabile che il Dl Rilancio non abbia trovato il modo di prorogare le scadenze per il mese di giugno e di sbloccare la compensazione dei crediti IRPEF maturati nel 2019. E' quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani, commentando la misura del Governo.

Il presidente dei commercialisti ha critica duramente anche l’esclusione dei liberi professionisti dall’accesso ai contributi a fondo perduto. "Il Dl Rilancio – afferma Miani - ha incredibilmente escluso tutti i liberi professionisti iscritti alle casse previdenziali autonome dall’accesso al contributo a fondo perduto, relegandoli ancora una volta nel Fondo di ultima istanza. Un comparto del mondo del lavoro italiano tanto essenziale e qualificato quanto in grande sofferenza, subisce così un incomprensibile trattamento di serie B, a conferma di quanto siano radicati in certi settori i pregiudizi nei confronti dei liberi professionisti. Speriamo davvero che la politica si renda conto di quale assurda disparità di trattamento tra partite Iva stia mettendo in campo. Assieme a tutte le altre professioni ordinistiche ci batteremo per modificare questa norma".

"Al di là di tali aspetti - prosegue Miani - emerge ancora una volta, con evidenza, un problema di carattere più generale, che con gli ultimi provvedimenti normativi sta diventando sempre più intollerabile, che è quello della crescente approssimazione nella scrittura delle norme, che pregiudica irrimediabilmente la chiarezza della legislazione. Approssimazione tanto più grave se si considera il forte ritardo con cui il DL Rilancio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale rispetto alla sua approvazione in Consiglio dei ministri e, quel che più conta, alle reali esigenze del Paese".