(Teleborsa) - Dubbi dell'Antitrust europeo su Apple. Sono due, infatti, le indagini che la Commissione europea ha annunciato ai danni del gigante tecnologico americano: sotto la lente di ingrandimento sono finiti il negozio virtuale di app, Apple Store, e il sistema di pagamenti Apple Pay.
La prima questione in esame si basa su un esposto del portale di musica Spotify e riguarda la possibilità che le regole che gli sviluppatori sono tenuti a osservare per la distribuzione dei loro applicativi su Apple Store violino le normative sulla concorrenza. In particolare, l'indagine dell'Antitrust Ue si concentrerà sull'obbligo dell'uso di sistemi di acquisto in-app della stessa Apple e le restrizioni a carico degli sviluppatori sul poter informare i possessori di iPhone o iPad di possibilità di acquisti meno costose al di fuori delle app.
Un esposto simile è arrivato lo scorso marzo anche distributore di e-book e libri audio. "Sembra che Apple abbia ottenuto un ruolo da guardiano sulla distribuzione di app e contenuti agli utenti di dispositivi Apple. Dobbiamo assicurarci che questo non distorca la concorrenza – ha spiegato la vicepresidente della Commissione Margrethe Vestager – su mercati in cui Apple è in competizione con altri sviluppatori".
La seconda indagine della Commissione europea riguarda, invece, Apple Pay. Nel dettaglio, un secondo comunicato dell'Antitrust spiega che oggetto dell'analisi saranno termini, condizioni e altri elementi sull'integrazione di questo sistema di pagamenti su iPhone e Ipad e le limitazioni all'accesso della funzionalità "tap and go" del sistema "Near Field Communication" (Nfc), con conseguenti mancati accessi a Apple Pay.
"Sembra che Apple abbia fissato le condizioni alle quali Apple Pay va usato su app e siti di operatori commerciali. Si riserva anche la funzionalità del 'tap and go' degli iPhone all'Apple Pay – ha spiegato Vestager – è "importante non negare ai consumatori i benefici dei nuovi sistemi di pagamento, incluse migliori scelte su qualità, innovazione e prezzi competitivi".
In entrambe le indagini – ha precisato la Commissione Ue – si guarda a possibili intese anti-concorrenziali o all'ipotesi di abuso di posizione dominante.
Non si è fatta attendere la risposta di Apple, affidate ad una nota, che ha definito "deludente" il fatto che la Commissione Ue abbia dato ascolto a "lamentele infondate da parte di una manciata di aziende che vogliono semplicemente 'fare un giro gratis', e non vogliono giocare secondo le stesse regole di tutti gli altri".
"In definitiva – ha aggiunto Apple – il nostro obiettivo è semplice: che i nostri clienti abbiano accesso alla migliore app o al miglior servizio di loro scelta, in un ambiente sicuro e protetto. Accogliamo con favore l'opportunità di mostrare alla Commissione Europea tutto ciò che abbiamo fatto per realizzare questo obiettivo".
Antitrust UE apre due indagini nei confronti di Apple
Sotto accusa il negozio virtuale Apple Store e il sistema di pagamento Apple Pay. Secca risposta dell'azienda: deludente che Ue dia seguito a lamentele infondate.
16 giugno 2020 - 17.14