(Teleborsa) - Rete Unica sulla rampa di lancio: si terranno oggi i CdA di CDP e TIM per deliberare sul progetto messo a punto dagli Ad, Fabrizio Palermo (CDP) e Luigi Gubitosi (TIM), che ha già ricevuto il parere favorevole del Governo.

Il Consiglio di TIM poi dovrà anche deliberare in merito allo scorporo delle rete secondaria in FiberCorp ed all'ingresso del fondo infrastrutturale statunitense KKR con una quota del 37,5%. Una operazione che ha un valore di 1,8 miliardi di euro. Il progetto è sul tavolo da tempo e rappresenta il primo passo per la creazione della rete unica, che potrebbe portare alla creazione della newco AccessCo.

FiberCorp in un primo momento avrà in dote solo la rete secondaria, quella in rame e fibra, che dalle centraline statali arriva nelle case. Oltre a TIM ed, eventualmente KKR, anche Fastweb avrà una partecipazione del 4,5% grazie al conferimento del suo 20% della società FlashFiber che è una joint venture con la stessa TIM.

Se il progetto rete unica prenderà corpo, in un secondo momento FiberCorp potrebbe conquistare anche la rete "a monte", magari attuando l'auspicata fusione con Open Fiber, società oggi controllata pariteticamente da CDP ed Enel.

Per arrivare alla costituzione di AccessCo, la società che gestirà la rete unica, uno dei nodi cruciali è la governance, che a giudizio di tutti dovrebbe essere "terza", ma l'altro punto "caldo" è la partecipazione di TIM. L'ex monopolista dovrebbe avere la maggioranza (sopra il 50%), ma non il controllo del CdA, e nominerà l'Amministratore delegato, che dovrà avere anche il gradimento di CDP, cui spetterà anche la nomina del super Presidente esecutivo con delega sulla sicurezza della rete stessa.

Insomma, se la strada di AccessCo sembra tracciata, non così scontata è l'unione con la rete che fa capo a Open Fiber, che andrebbe a completare il quadro. L'ex Amministratore delegato di TIM, Franco Bernabè, ha smorzato i facili entusiasmi e, in una intervista a La Repubblica, ha parlato di un progetto ancora "irto di ostacoli" e e su cui "gravano molte incognite".

Frattanto, indiscrezioni di stampa anticipano che in settimana potrebbe arrivare un'offerta del fondo Macquarie per il 50% di Open Fiber in mano ad Enel, con una supervalutazione di 7,7 miliardi di euro di enterprise value.



(Foto: Alberto Adán / Pixabay)