(Teleborsa) - L'industria del risparmio gestito cancella gli effetti negativi legati alla pandemia di Covid-19, registrando nel 2° trimestre una raccolta netta di 11,3 miliardi di euro. E' quanto rileva la Mappa trimestrale di Assogestioni.
Il dato porta il saldo netto da inizio anno a -735 milioni a fine giugno, in netto miglioramento rispetto ai deflussi pari a -12 miliardi rilevati a fine marzo. Il risultato è dovuto perlopiù alla raccolta delle Sgr sulle gestioni collettive (+16,2 miliardi).
Il patrimonio gestito sale a 2.266 miliardi, in particolare per effetto dell’attività di gestione. La quota degli asset investita in Fondi aperti e chiusi è del 48,5% (1.098 miliardi), mentre il rimanente 51,5% (1.167 miliardi) è impiegato nelle Gestioni di Portafoglio.
Nel trimestre tirano i fondi aperti azionari
La quasi totalità dei flussi ha riguardato fondi aperti armonizzati Ucits, mentre verso i fondi chiusi sono arrivati 1,3 miliardi di nuovi flussi netti. La raccolta netta dei fondi aperti nel trimestre ammonta a 14,8 miliardi. La maggior parte dei flussi sono stati intercettati da fondi di diritto estero (15,28 miliardi).
Nel secondo trimestre gli investitori hanno favorito gli investimenti azionari verso i quali i flussi netti sono stati pari a 8,5 miliardi. Al secondo posto ci sono i fondi monetari (+4,2 miliardi), seguiti dagli obbligazionari (+2,9 miliardi) e dai bilanciati (+1,1 miliardi).
Il 2020 ancora all'insegna dei monetari
Da inizio anno però le preferenze si mantengono ancora orientate al breve termine: la categoria più gettonata rimane ancora quella dei monetari (12,45 miliardi). Gli azionari, che scontano la fuga del primo trimestre, tornano con un saldo positivo per 2,5 miliardi.
Risparmio gestito cancella impatto Covid: boom raccolta nel 2° trimestre
E' quanto rileva Assogestioni indicando che nel periodo aprile-giugno sono stati raccolti oltre 11 miliardi di euro
02 settembre 2020 - 12.23