(Teleborsa) - Ore frenetiche per il futuro dell'Afghanistan. Nella giornata di oggi – alle ore 14.30 – è attesa la videoconferenza del G7 sul dossier a cui parteciperanno anche i presidenti di Consiglio e Commissione europea, Charles Michel e Ursula von der Leyen, che, come segnalato da Michel sul suo account Twitter, terranno una conferenza stampa intorno alle alle 17,30.

Nel frattempo la Cina ha bocciato l'ipotesi di sanzioni all'Afghanistan avanzata dal ministro degli Esteri britannico, Dominic Raab, in un suo intervento pubblicato dal Telegraph. Per Pechino la punizione economica sarebbe infatti "controproducente". "La comunità internazionale dovrebbe incoraggiare e spingere la situazione afghana verso una direzione positiva", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin, rimarcando il sostegno cinese per una "ricostruzione pacifica" e al miglioramento dei livelli di sussistenza e benessere. "Le sanzioni arbitrarie contro i talebani non risolveranno il problema in Afghanistan", ha aggiunto Wang durante il briefing quotidiano.

Sempre ad un post su Twitter è stata affidata la posizione del premier britannico, Boris Johnson. "Oggi presiederò un incontro d'emergenza del G7 per coordinare la nostra risposta alla crisi in Afghanistan – ha scritto Johnson – Chiederò ai nostri amici ed alleati di restare al fianco del popolo afghano ed aumentare il supporto per i rifugiati e gli aiuti umanitari. Useremo ogni leva diplomatica ed umanitaria per salvaguardare i diritti umani e i progressi fatti in Afghanistan negli ultimi vent'anni. I talebani verranno giudicati per le loro azioni e non le loro parole".