(Teleborsa) - Banca Ifis ha archiviato il 2021 con un utile, al netto della PPA e delle plusvalenze immobiliari, sestuplicato rispetto a quello del 2020 e superiore del 10% rispetto a quello del 2019, e presentato un nuovo piano che punta su digitalizzazione, partnership strategiche, efficienza e sostenibilità. Il gruppo attivo nello specialty finance e quotato su Euronext STAR Milan ha registrato un utile netto 2021 di 100,6 milioni di euro, in crescita del 46,2% rispetto ai 68,8 milioni di euro del 2020 (che aveva beneficiato di PPA e una plusvalenza di 24,2 milioni di euro per la cessione di un immobile). Per l'esercizio 2021, il CdA proporrà all'assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,95 euro per azione, pari al doppio della cedola dell’esercizio 2020.

I numeri del 2021

Il risultato, spiega la banca, è conseguito nonostante gli interventi prudenziali nell'ambito della pandemia da Covid-19 su rischio di concentrazione, vintage e portafoglio Npl acquisiti, e il sostenimento dei costi connessi al trasferimento e conseguente deconsolidamento regolamentare della sede legale della controllante La Scogliera. Nel 2021 è stato raggiunto il record storico in termini di ricavi (602,5 milioni di euro, +28,8%), di recuperi di cassa dei portafogli NPL acquistati (345 milioni di euro, +33%) e di acquisti di portafogli NPL (3,7 miliardi di euro). Il CET1 al 15,44% è tra i migliori del mercato e dà stabilità alla distribuzione di dividendi.

Il costo del credito è stato pari a 77,2 milioni di euro (in diminuzione rispetto a 91,4 milioni di euro del 2020), dato che include accantonamenti addizionali per ulteriori 18 milioni di euro nel portafoglio Npl per gli effetti di lungo termine legati al Covid-19, per 12,5 milioni di euro a fronte del rischio di concentrazione e per 12,0 milioni di euro a fronte di posizioni del portafoglio commerciale con vintage elevata.

I risultati delle due divisioni

Per quanto riguarda il Settore NPL, nel 2021 ha superato i target acquisendo oltre 3,7 miliardi di euro di crediti non performing e confermandosi market leader negli small ticket unsecured, con quota di mercato pari al 46%. "Gli acquisti realizzati nell'anno forniranno un solido contributo alla profittabilità della banca nei prossimi anni", viene sottolineato. Nel Settore Commercial & Corporate Banking ha proseguito il processo di digitalizzazione e sviluppo dei servizi in ottica omnicanale con l'implementazione della piattaforma Ifis4business che verrà estesa a tutti i prodotti in portafoglio entro quest'anno. Inoltre, Banca Ifis ha stipulato partnership con altri istituti al fine di accrescere la capacità distributiva dei prodotti e dei servizi senza aumentare i costi fissi.

Il nuovo piano

Con il nuovo piano Banca Ifis continuerà a focalizzarsi sui segmenti di business a più alta opportunità di crescita e redditività per rafforzare la leadership di mercato: Commercial & Corporate Banking per le PMI e NPL. Nel 2024 sono previsti 164 milioni di euro di utile netto (161 milioni di euro di utile di pertinenza della capogruppo) e un ROE del 9%; nel triennio 2022-2024 atteso un utile netto cumulato di oltre 400 milioni di euro. La banca punta a creare valore per gli azionisti con una distribuzione di dividendi di circa 200 milioni di euro cumulati nel periodo 2022-2024 corrispondente a un payout ratio attorno al 50%. Il CET1 è atteso al 15,1% al 2024 e sarà prudenzialmente superiore al 14% in tutto l'arco del piano.

Sono previsti 76 milioni di euro di nuovi investimenti in tecnologia digitale e un team dedicato per accelerare l'innovazione, l'avvio di partnership strategiche ad alto potenziale, l'automazione e ridefinizione dei processi per finanziare gli investimenti in digitalizzazione a servizio della crescita e interventi concreti per sviluppare il core business in ottica ESG e la costituzione di un Social Impact Lab. Pianificate 200 nuove assunzioni, di cui 150 giovani, e un programma di formazione e di reskilling per rafforzare e ampliare le competenze distintive dei dipendenti.

I ricavi sono previsti in crescita da 603 milioni di euro del 2021 a 689 milioni di euro nel 2024 (CAGR del +5%), il cost/income in netta diminuzione dal 62% del 2021 al 56% del 2024, il Net NPE ratio in miglioramento dal 3,9% del 2021 al 2,8% del 2024. I crediti alla clientela dovrebbero passare da 10,3 miliardi di euro nel 2021 a 12,1 miliardi di euro al 2024 trainati dal lancio di prodotti digitali, dalla crescita di segmenti ad alta redditività e dalle partnership con player strategici.

I commenti del management

"Con il Piano Industriale 2022-2024 Banca Ifis conferma la propria natura di challenger bank che persegue obiettivi di generazione di valore sostenibile in settori ad alta remuneratività - ha commentato il vice presidente Ernesto Fürstenberg Fassio - La banca arriva a questo fondamentale appuntamento forte di una dote importante, legata al trasferimento della sede legale della controllante che ne fa attestare il CET1 al 15,4%. La Banca si affaccia al contesto post Covid con ottimi fondamentali".

"Nel corso del prossimo triennio diventeremo una banca sempre più digitale, efficiente, aperta a nuove partnership, orientata alla crescita sostenibile. Questo è il significato di D.O.E.S: digital, open, efficient, sustainable", ha affermato l'amministratore delegato Frederik Geertman. "Attraverso il modello di Bank-as-a-platform avvieremo partnership con attori bancari e industriali in crescita come noi al fine di mantenere la nostra base di costi flessibile e utilizzare le capacità distributive di terze parti - ha aggiunto - Abbiamo già in essere accordi di distribuzione sul credito con Banca Generali e sulla raccolta con Fineco, mentre nel Business dei crediti deteriorati valuteremo collaborazioni con cedenti di portafogli di NPL e co-investitori per massimizzare la redditività del recupero per tutti".