(Teleborsa) - "Dopo l'emergenza delle bollette della luce e del gas per imprese e famiglie, oggi a causa della guerra si aggiunge anche il problema del reperimento di materie prime provenienti dall'Ucraina". Lo ha dichiarato la deputata emiliana della Lega Benedetta Fiorini, segretario della commissione Attività produttive.
"A tal proposito, la zona vicina al Donbass è un fornitore strategico di materie prime per l'intera industria ceramica italiana ed europea. Nel 2019 sono stati importati dall'Ucraina 2,2 milioni di tonnellate di argilla ed oltre 200 mila tonnellate di caolino. Si stima che, al momento, le singole aziende produttrici abbiano scorte di materie prime per meno di un mese di produzione. Purtroppo queste sono quasi insostituibili soprattutto per i prodotti di alta qualità come quelli made in italy, pertanto in caso di interruzione delle forniture si presenterebbe un rischio oggettivo di arresto delle produzioni e di mettere in ginocchio un intero distretto industriale. È evidente che le ripercussioni per il territorio produttivo emiliano, ma non solo, connessi alle dure sanzioni e all'embargo applicato alle repubbliche separatiste sarebbero devastanti e a rischio ci sono migliaia di posti di lavoro. Per l'Italia la continuità di tali forniture è essenziale per garantire l'attività delle imprese ceramiche e l'occupazione che esse assicurano sia direttamente (35.000 addetti nella filiera) che nell'indotto nei distretti produttivi e logistici in particolare nell'Emilia-Romagna".
Ucraina: Fiorini (Lega), emergenza materia prime. Settore ceramica a rischio default
04 marzo 2022 - 16.37