(Teleborsa) - "L'industria del risparmio gestito a fine 2021 ha toccato il suo nuovo record, sfiorando i 2.6 trilioni di euro anche grazie ai fondi comuni di investimento che hanno assunto nel tempo un ruolo centrale (oltre 90 miliardi di euro di raccolta nel 2021). Molto diffusi su tutti i segmenti di clientela perché di facile accesso, perché offrono una guida ai mercati tramite la delega al gestore. Tuttavia, per chi come noi opera in logica di architettura aperta, per declinare la scelta e la costruzione del portafoglio tra migliaia di opzioni per asset manager, stili, mercati, i clienti ricercano il dialogo con la figura esperta del consulente finanziario". È quanto ha affermato Anna Bagella, responsabile sviluppo offerta Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking, durante la conferenza "I sottoscrittori di fondi comuni: identikit e prospettive future" organizzata da Assogestioni al Salone del Risparmio.

"Volendo tracciare il profilo macro dei clienti della Divisione, – ha proseguito Bagella – sono investitori della generazione boomers, attenti a salvaguardare il capitale ma allo stesso tempo a beneficiare delle finestre di opportunità sui mercati. Cresce la consapevolezza del cliente investitore e anche la sua ricerca di valore fatta di tanti contributori dalla qualità del prodotto all'efficienza operativa, fiscale fino alla comunicazione trasparente con contenuti utili. La sfida per il futuro è accompagnare la transizione nel dialogo con le nuove generazioni, più digitali e molto sensibili ai temi sociali e ambientali facendo leva sulla nostra capacità di accompagnare il cambiamento innovando il servizio versi i diversi segmenti di clientela".