(Teleborsa) - Leonardo del Vecchio, uomo visionario nelle relazioni industriali, non dimentica i suoi fedelissimi e riserva un pacchetto di azioni cospicuo per i vertici di Delfin, la cassaforte lussemburghese che controlla Luxottica, ma anche Mediobanca, Generali e Covivio. E' quanto emerge dal testamento aperto ieri 1° agosto dinanzi al notaio Mario Notari dello studio ZNR Notai. Un documento che l'imprenditore marchigiano ha aggiustato nel tempo, con successivi testamenti olografi, non dimenticando nessuno.

E così Francesco Milleri, il suo braccio destro e successore alla guida dell'impero confluito in EssilorLuxottica in qualità di Presidente e Ceo, ha ricevuto 2,15 milioni di azioni EssilorLuxottica, pari a quasi lo 0,5% del capitale, per un valore di circa 340 milioni di euro a quotazioni attuali, mentre a Romolo Bardin, Presidente di Delfin, sono andate 22mila azioni, per un valore di 3,5 milioni di euro.

Uomo equilibrato nella vita, Del Vecchio lo è stato anche dopo che è scomparso, suddividendo il suo patrimonio, valutato 30 miliardi di euro, in parti uguali fra la moglie Nicoletta Zampillo ed i figli Claudio, Marisa, Paola, Leonardo Maria, Luca, Clemente e Rocco Basilico, avuto dal primo matrimonio: a ciascuno ha lasciato una quota del 12,5% di Delfin, per un valore complessivo di circa 3 miliardi. Alla consorte sono andate anche le case di Milano, Roma, Costa Azzurra ed Antigua