(Teleborsa) - Neanche il tempo di ricominciare che c'è già un caso precari nella scuola. Si chiama "Algotruffa" il gruppo whatsapp che conta circa 200 insegnanti: sono i professori precari storici che non hanno ottenuto la cattedra annuale nonostante i punteggi alti e vari anni di insegnamento alle spalle.


Bocciato, in questo caso, è l'algoritmo che provvede ad assegnare le cattedre lavora abbinando le posizioni dei docenti inseriti nelle graduatorie provinciali (GPS) alle sedi scelte dai docenti stessi, incrociando il punteggio di ogni docente con le supplenze disponibili nei vari istituti scolastici.

I problemi nascono spesso già dalle prime assegnazioni, in quanto alcuni docenti non trovano corrispondenza fra il punteggio maturato e quello effettivamente pubblicato in GPS dall’Ufficio Scolastico di appartenenza; errori che non sempre vengono corretti e si ripercuotono in sede di assegnazione. Insomma, secondo i docenti sarebbero troppe le variabili che la macchina non può processare e il risultato è che spesso chi ha più punteggi viene penalizzato a vantaggio di persone con punteggi più bassi.

Intanto, causa Covid, quello che una volta si chiama provveditorato non apre al pubblico e i docenti lamentano che nessuno risponde a mail e telefonate, unica possibilità quella di scrivere su un foglietto di carta i propri dati e la problematica e consegnare il foglietto ad un custode.

“Per onestà intellettuale non posso trascurare il fatto che nell’ambito delle varie procedure che riguardano il reclutamento dei lavoratori della scuola si sono verificati numerosi problemi e la causa è stata principalmente una: l’algoritmo. Sto segnalando ormai da un mese ai competenti uffici errori e richieste di rettifiche. Non si può più andare avanti così e danneggiare il nostro personale", dice il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso.