(Teleborsa) - Prestiti al settore privato ancora in crescita ad agosto con un +4,1% rispetto a un anno fa. E' quanto emerge dal consueto rapporto mensile dell'ABI, elaborato sulla base dei dati pubblicati dalla Banca d’Italia.

Più in dettaglio, i prestiti alle imprese a luglio hanno registrato un aumento del 3,7% su base annua e quelli alle famiglie un aumento del 4% rispetto all'anno precedente.

I tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento permangono su livelli bassi: il tasso medio sul totale dei prestiti si attesta al 2,32% dal 2,25% del mese, nonostante l'aumento di 50 punti base operato dalla BCE e resta distante rispetto al 6,18% del 2007; il tasso medio praticato alle imprese è all’1,26% dall'1,31% il mese precedente (5,48% a fine 2007); il tasso medio sui mutui è al 2,13% dal 2,15% il mese precedente (5,72% a fine 2007).

La qualità del credito si conferma buona. Le sofferenze nette sono pari 16,8 miliardi di euro, in aumento di circa 0,8 miliardi di euro rispetto al mese precedente e in calo di circa 1 miliardo rispetto a luglio 2021 e di 72,1 rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi). Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è pari allo 0,95% a luglio 2022, (era 1,03% a luglio 2021, 1,41% a luglio 2020 e 4,89% a novembre 2015)

La dinamica della raccolta diretta complessiva (depositi e obbligazioni) risulta in crescita del 2,4% su base annua. I depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati del 3,4% su base annuale, mentre la raccolta a medio e lungo termine tramite obbligazioni è scesa del 5,7%. Il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela è in Italia dello 0,46%, (0,45% nel mese precedente): tasso praticato sui depositi allo 0,32% tasso sui PCT allo 0,84% rendimento delle obbligazioni all'1,81%.