(Teleborsa) - Il presidente russo, Vladimir Putin, ha dichiarato che la minaccia di una guerra nucleare è "in aumento". Intervenendo in videocollegamento a un incontro del Consiglio per i diritti umani, secondo quanto riportano i media russi, Putin ha affermato che "la Russia considera le armi nucleari una risposta a un attacco", evidenziando come il suo Paese non abbia "armi nucleari tattiche in altri Paesi a differenza degli Stati Uniti". "Noi non parliamo di usare armi nucleari", ha aggiunto, sottolineando che "la Russia non è impazzita" e che "abbiamo le armi più avanzate, ma non vogliamo brandirle".

''Non ha senso parlare di una nuova mobilitazione in Ucraina'', ha affermato il presidente russo, la Russia continuerà la sua "lotta coerente per i propri interessi nazionali". Lo farà in "vari modi", prima con "mezzi pacifici", ma se non dovesse funzionare, lo farà "con tutti i mezzi disponibili" ha affermato Putin. "L'operazione militare speciale" in Ucraina "può diventare un processo lungo", secondo il leader russo, "ma l'emergere di nuovi territori è un risultato significativo per la Russia, il Mare di Azov è diventato un mare interno, anche Pietro I aveva lottato per l'accesso a questo mare". "Soprattutto", ha proseguito Putin, "le persone che vivono lì sono con noi e sono milioni, questo è il risultato più importante".

Intanto la Commissione europea ha presentato la proposta per un nono pacchetto di sanzioni contro la Russia per l'invasione dell'Ucraina che includerebbe quasi 200 persone ed entità in più nell'elenco Ue. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha dichiarato di essere favorevole a nuove sanzioni contro altre tre banche russe e nuovi controlli e restrizioni sulle esportazioni, in particolare per i beni a duplice uso come prodotti chimici chiave, agenti nervini, componenti elettronici e informatici.

"La Russia continua a portare morte e devastazione in Ucraina. Sta deliberatamente prendendo di mira i civili e le infrastrutture civili, cercando di paralizzare il paese all'inizio dell'inverno. Siamo al fianco dell'Ucraina e stiamo facendo pagare alla Russia la sua crudeltà", ha dichiarato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

"Proponiamo ulteriori misure economiche contro il settore energetico e minerario russo, compreso il divieto di nuovi investimenti minerari in Russia", ha sottolineato la presidente. "La cooperazione internazionale contro la guerra della Russia non è mai stata così forte. Restiamo uniti e saldi", ha concluso.