(Teleborsa) - "Attualmente ci troviamo in una situazione economica molto difficile. Gli elevati tassi di inflazione che si registrano in tutta Europa coincidono con un rallentamento dell'economia e una bassa crescita". È quanto ha dichiarato Luis de Guindos, vicepresidente della Banca centrale europea, in un'intervista all'associazione spagnola dei giovani imprenditori(CEAJE), pubblicata oggi sul sito della Bce. "Questa situazione rappresenta indubbiamente una sfida per le imprese e per la loro sostenibilità - ha aggiunto.



Con una recessione all'orizzonte, l'attuale elevata incertezza rende ancora più difficile per le imprese e gli imprenditori distribuire il proprio capitale. Pertanto, in questo contesto, è molto importante essere prudenti".

"Le nostre ultime proiezioni macroeconomiche pubblicate il 15 dicembre - ha spiegato ancora de Guindos - mostrano che le prospettive economiche dell'area dell'euro sono peggiorate, con un'inflazione più persistente di quanto previsto. Inoltre, la crisi energetica in corso, l'elevata incertezza, il rallentamento globale e l'inasprimento delle condizioni di finanziamento stanno trascinando l'attività economica e hanno già portato a un forte rallentamento della crescita del Pil reale nel terzo trimestre del 2022. In base ai nostri calcoli, ci aspettiamo che l'inflazione scenda al nostro obiettivo del 2% nella seconda metà del 2025".

A che livello arriveranno i tassi di interesse della Bce? "Lo decideremo riunione per riunione e sulla base dei dati in arrivo, data l'attuale grande incertezza - ha risposto de Guindos -. Come abbiamo annunciato questo mese, ci saranno ulteriori, necessari, rialzi dei tassi fino a quando l'inflazione non si sarà riportata vicino al nostro obiettivo del 2%"