(Teleborsa) - "L'adeguamento dei tassi di interesse deve essere più graduale, tenendo conto del rallentamento della crescita dell'economia nell'area euro e in vista di una trasmissione agevole della politica monetaria in ciascun paese". Lo ha affermato Yannis Stournaras, governatore della Banca centrale greca e membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE), in un'intervista al quotidiano greco Kathimerini.

Stournaras ha ricordato che il board della BCE "ha già agito con decisione, muovendoci per aumentare i tassi di interesse di riferimento di 200 punti base cumulativamente dall'estate in poi. È chiaro che in futuro seguiranno ulteriori aumenti. La destinazione per noi è chiara. Dovremmo raggiungere il tasso di interesse che assicurerà un tempestivo ritorno dell'inflazione all'obiettivo del 2% a medio termine".

Ma data l'elevata incertezza, le continue turbolenze geopolitiche e macroeconomiche e la volatilità dei mercati, "è molto difficile prevedere con precisione il livello al quale i tassi di interesse devono essere fissati", ha aggiunto.

Secondo Stournaras, finora "non c'è contraddizione" nel mix di politica monetaria e fiscale nell'Eurozona, "senza che ciò implichi che ci debba essere compiacimento o che non ci siano margini di miglioramento".

Il banchiere centrale ha spiegato che "l'attuale congiuntura multi-crisi richiede politiche monetarie e fiscali che siano compatibili (complementari) tra loro e mirino congiuntamente a un percorso chiaro sia per il livello desiderato di inflazione che per la sostenibilità del debito. L'orientamento restrittivo della politica fiscale è pertanto giudicato il più appropriato nelle attuali condizioni di graduale normalizzazione della politica monetaria".

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