Come è andato il 2022 e quali sono le prospettive per il 2023?
"Il 2022 è stato un anno estremamente interessante di crescita, dove abbiamo toccato record di vendite. Il 2023 è partito ancora
meglio, c'è un grandissimo interesse per il gelato artigianale nel mondo".
"Siamo qui a Rimini con una quantità di pubblico extra Italia notevolissimo. Il gelato in Italia lo conosciamo tutti, ma pensate che arrivano da Giappone, dalla Cina, dall'Australia, dove addirittura in questo momento è estate, per trovare le ultime tendenze nel mondo del gelato artigianale, perché Carpigiani è sempre molto interessante".
"Mercato in crescita per quanto riguarda le attrezzature e, la cosa che mi fa molto piacere, è che la passata stagione per le gelaterie, che sono i clienti finali di questo settore, è stata eccezionale. Siamo tutti molto curiosi di vedere se riusciranno a cavalcare anche
la primavera e a far partire le gelaterie presto, in modo da continuare questa crescita che si sta prolungando ormai da qualche decennio".
Per la vendita delle macchine è più importante il mercato del gelato tradizionale o quello soft che ha anche un connotato più internazionale?
"Sono due mercati molto diversi. Il gelato artigianale è equiparabile a un violino o una chitarra, che viene venduta al musicista, mentre la macchina soft è come un jukebox, che viene venduto a chi poi non lo utilizzerà direttamente. Stan crescendo tutti e due in maniera importante: il gelato artigianale è alta moda, il gelato soft è un pret-a-porter. C'è mercato per tutti e due.
A livello internazionale invece il mercato più interessante qual è?
"In questo momento l'Europa: i vari paesi europei sono ancora preponderanti. Il mercato degli Stati Uniti è in crescita continua e rapidamente diventerà il secondo mercato mondiale per il settore".