(Teleborsa) - "Stiamo trasformando la nostra società, tenendo a mente che quando diversifichiamo il business riusciamo a ridurre il rischio". Lo ha affermato Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, rispondendo alle domande degli analisti durante la presentazione del Piano Strategico per il periodo 2023-2026.

"Abbiamo già diversificato il nostro business, in quanto tre anni fa non eravamo così forti, mentre oggi possiamo parlare di una distribuzione agli azionisti più resiliente, grazie a dividendi e buyback - ha spiegato - Oggi non ci reggiamo più solo su una gamba, ma abbiamo un ecosistema di società che comprendo il gas, le raffinerie, la mobilità, Plenitude e altre".

Il Cane a sei zampe prevede che la produzione upstream crescerà a un tasso medio annuo del 3-4% fino al 2026, per poi stabilizzarsi fino al 2030. La quota di produzione del gas salirà al 60% entro il 2030.

Secondo Descalzi, "non c'è conflitto tra la transizione e il proseguimento delle attività upstream". Durante la presentazione del Piano, la società ha sottolineato che è confermato l'obiettivo di zero emissioni nette Upstream Scope 1 + 2 entro il 2030

"Eni rimane focalizzata nell'affrontare le sfide del settore energetico - ha detto l'AD in un altro passaggio - Integrazione, diversificazione, flessibilità e tecnologia sono il core delle nostre azioni, sia in termini di aumento del valore e derisking del business".