"Ma oggi l'industria Europea è di fronte una doppia sfida: è svantaggiata nella concorrenza internazionale perché non può più contare sull'energia russa a buon mercato; ed è indietro in termini di capacità industriale e di contesto normativo per gli incentivi rispetto ai suoi concorrenti, nel momento in cui il mondo sta entrando in una nuova età industriale, quella delle tecnologie e delle energie pulite" .
Birol ha osservato come il mondo stia entrando i"n una nuova età industriale, l'età della manifattura basata su energia e tecnologie pulite: batterie, pannelli solari, impianti eolici, elettrolizzatori. E l'Europa - ha sottolineato il direttore esecutivo dell'Iea - oggi è indietro rispetto ai suoi principali concorrenti in termini di capacità industriali e in termini di contesto giuridico che è stato predisposto per quanto riguarda gli incentivi". "È tempo - ha concluso Birol - di proporre un nuovo masterplan industriale dell'Ue che tenga conto di questi due pressioni: come competere, da un lato con i prezzi dell'energia più alti rispetto ai concorrenti, e dall'altro, nell'età dell'industria green, con gli altri attori più importanti nel mondo".