(Teleborsa) - Il Centro Studi e Statistiche UNRAE – sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – ha effettuato una stima del mercato dei veicoli industriali per il mese di marzo 2023 verso lo stesso mese del 2022. Si conferma anche a marzo la crescita del mercato dei veicoli industriali, con 2.632 unità immatricolate contro le 2.344 del 2022 (+12,3%). Il volume di immatricolazioni dei primi tre mesi dell’anno chiude a +10,6% (7.377 unità verso 6.669) sullo stesso periodo del 2022. Il buon risultato è trainato dalla fascia di veicoli pesanti di massa uguale o superiore a 16 t, che segnano in marzo il +15,9% rispetto allo scorso anno. Chiudono, invece, in negativo i mezzi leggeri sotto le 6 t (-26,2%) e medio-leggeri sotto le 16 t, a -4,8%.

“Anche a marzo il mercato si mostra positivo, confermando un trend già in atto da agosto 2022. Ancora una volta il segmento dei veicoli pesanti, che ha fatto registrare un +13,6% sul primo trimestre dell’anno, traina la crescita. Soffrono ancora le alimentazioni a LNG, mentre si registrano i primi segnali di interesse verso i veicoli industriali elettrici a zero emissioni”, commenta Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE.

“Sebbene l’assenza di contributi pubblici non abbia fermato la crescita del mercato, preoccupa l’anzianità del parco circolante che non accenna a diminuire, come confermano gli ultimi dati dell’Osservatorio UNRAE, che mostrano un’età media di 14,3 anni. A questo proposito, è auspicabile un intervento tanto deciso quanto risolutivo da parte delle istituzioni, senza il quale dovremo rassegnarci all’idea che sulle nostre strade circolino veicoli inquinanti e con bassi standard di sicurezza rispetto agli attuali mezzi in produzione”, sottolinea Starace.

“Da ultimo, e come già più volte ribadito, la neutralità tecnologica, che rappresenta uno dei principi fondanti di UNRAE, non deve essere intesa come pretesto per rinviare le scelte politiche nazionali di carattere strategico – ricordando che quelle europee sono già state definite – per accelerare la riconversione dell’industria, la quale di fatto ha già da tempo intrapreso questo percorso virtuoso e inarrestabile. Gli investimenti sinora sostenuti, così come quelli già pianificati nei piani industriali di medio-lungo termine dei Costruttori, non lasciano spazio ad alcun ripensamento rispetto agli obiettivi di decarbonizzazione del trasporto”, conclude il Presidente Starace.